Fakarava

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Fakarava è il secondo atollo della Polinesia in ordine di grandezza. Fauna e flora qui sono particolarmente ricche e l’ecosistema è incontaminato. I fondali sono un acquario tropicale che ospita cernie, barracuda, razze, squali tigre e squali martello.
Il nome stesso dell’isola è significativo perchè significa Ricchezza. Non per niente Fakarava è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO ed è entrata a far parte del programma “Man and Biosphere”, istituzione che promuove lo sviluppo sostenibile su basi scientifiche.
Il lato occidentale dell’atollo è fatto di un’infinità di isolette che affiorano da questo grande giardino di corallo. Quello orientale è invece un nastro di terra continuo, lungo oltre quaranta chilometri e ricoperta da palme da cocco, pandani, banani e grandi cespugli fioriti che si specchiano nel mare.
La laguna di Fakarava offre le condizioni migliori per la coltivazione delle ostriche perlifere grazie alla profondità e alla limpidezza delle sue acque; sono quindi sorte numerose fattorie chiamate “fermes perlières”, disseminate lungo i margini della laguna.
I due villaggi principali dell’atollo sono Ratoava nel nord est, in prossimità dell’aeroporto, e Tetamanu, sul margine del canale meridionale di Tumakohua, antico capoluogo dell’isola, solo pochi decenni fa considerato il centro sociale, religioso e culturale delle Tuamotu.
Sull’atollo non vi sono servizi pubblici di trasporto. Per gli spostamenti bisogna utilizzare i servizi offerti dalle strutture ricettive oppure noleggiare motorini o biciclette.